COME ON, MAN...

L'essere umano ha una enorme varietà di comportamenti e non tutti sono corretti.

Non intendo affrontare il problema all'origine, di sicuro un atteggiamento più civile da parte di tutta la società permetterebbe un migliore rapporto con la natura in generale, ma purtroppo assistiamo quotidianamente a comportamenti egoistici, più o meno eclatanti, in terra ed in mare.

Durante le immersioni, non è raro incontrare oggetti volati dalla spiaggia, caduti da una barca, gettati di proposito o persi accidentalmente in mare.

Sacchetti di plastica, bottiglie e bicchieri monouso, cappellini, magliette, asciugamani quasi tutto per un motivo o per un altro può essere incontrato sott'acqua, e quasi tutto è facilmente recuperabile per poi essere differenziato nel ciclo che seguono i rifiuti.

Ho specificato “ quasi” tutto perché ci sono oggetti che richiedono speciali considerazioni, tutti siamo armati di buone intenzioni ma a volte ci si imbatte in rifiuti voluminosi o potenzialmente pericolosi perché possono procurare ferite o aggrovigliamenti. In questi casi, a meno che l'immersione non rientri in una attività programmata per la pulizia dei fondali, non si procede al recupero sarà però utile la segnalazione per poter intervenire in un secondo momento in accordo con le autorità predisposte per una sicura rimozione e smaltimento di quanto segnalato.

Gli oggetti più piccoli che si incontrano invece più spesso ( bottiglie, plastica monouso, etc ) non richiedono particolari attenzioni per il recupero, l'unico consiglio è usare il buonsenso, è inutile caricarsi di oggetti che possono limitare la nostra mobilità ed essere intralcio per la sicurezza. Se vedete un oggetto e volete recuperalo fatelo ma il secondo lasciatelo ad un altro sub o alla prossima immersione che il centro farà presto sullo stesso punto. Una delle idee che ha portato al Progetto Siren è il fatto che andiamo in acqua tutti i giorni, più volte al giorno, quello che non sarà recuperato oggi lo sarà domani.

A questo punto forse è il caso di fare una precisazione, i partecipanti al Progetto Siren sono titolari di ditte che operano nel settore del Turismo, il nostro lavoro non è raccogliere immondizia ma mostrare le bellezze, la vita e i colori dei fondali siciliani. Allo stesso tempo, oltre che affascinati ed innamorati del mare, siamo consci che dalla sua “ salute “ e bellezza dipende la nostra attività quotidiana e per questo motivo, oltre ad eventi specifici dedicati alla pulizia dei fondali, promuoviamo comportamenti tesi a diffondere una maggiore sensibilità verso il rispetto della natura in generale e del mare in particolare.