PROGETTO SiREN

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Il Progetto Siren nasce dall'idea di persone che da decenni operano a diretto contatto con il mare e che a dispetto delle difficoltà, delle responsabilità, delle avversità che implica questo tipo di lavoro hanno deciso di investire nel settore della subacquea per poter fare ciò che amano.

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GOST FISHING

Da sempre l'utilizzo di attrezzi da pesca comporta il rischio della perdita dell'attrezzo stesso, le cause possono essere molteplici la più ovvia è incontrare un ostacolo sul fondo ( una roccia, una secca, un relitto ) ma condizioni meteo, mareggiate, perdite accidentali o altri eventi naturali e non causano la perdita della rete o dell'attrezza da pesca.

Lo strumento da pesca disperso viene definito in inglese A.L.D.F.G. ( Abandoned, Lost or otherwise Discarged Fishing Gear) per brevità Gosth Fishing, in Italia parliamo di “ reti fantasma “ ed il termine indica non solo reti ma anche lenze, nasse, palamiti, le varie trappole per la pesca di crostacei o polpi, etc.

Una rete fantasma continua il suo lavoro e lo farà per anni se non secoli. Le attuali attrezzature non sono in canapa, cotone o altri materiali biodegradabili ma di fibre sintetiche e plastica che richiederanno centinaia di anni per disgregarsi.

Le conseguenze ed i danni delle reti fantasma sono facilmente immaginabili:

  • La continua cattura di pesci e di altri animali ( tartarughe,mammiferi ed uccelli marini ) che rimangono intrappolati

  • impatto sui fondali ed ecosistemi marini

  • rischi per la navigazione e possibili incidenti in mare per altre imbarcazioni

E sono considerate di importanza tale che istituti specifici del ONU come FAO (Food & Agriculture Organization ) e UNEP ( United Nations Environment Programme ) sono attive nel contenimento delle conseguenze.


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CONTENIMENTO ED INTERVENTO

Andando in acqua tutti i giorni la quantità di plastica che recuperiamo è notevole a prescindere dalle reti fantasma. Ma come per il rifiuto generico ed anzi a maggior ragione, dati i rischi connessi, il recupero di attrezzature da pesca richiede particolare attenzione.

Purtroppo è sempre più facile incontrare “reti fantasma”, in tutte le accezioni del termine, durante le immersioni e mentre a volte l'intervento può essere molto semplice in altri casi è meglio segnalare la presenza e pianificare il recupero in coordinamento con le autorità locali.

Rete fantasma

A volte l'intervento non può essere effettuato al momento ma richiede pianificazione

A VOLTE BASTA POCO...

Nel caso specifico delle foto seguenti l'intervento a richiesto poco tempo, la guida subacquea ha comunque prima accompagnato il gruppo all'imbarcazione per poi effettuare liberazione e recupero.

Cernia vittima di rete fantasma Le reti fantasma continuano a Un piccolo intervento di pulizia Quando si tratta di piccoli spezzoni di rete il recupero è possibile senza correre rischi.

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